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Come allestire un terrarium per piante

Un terrarium è un ambiente chiuso ideale per piante tropicali provenienti da ambienti caldi e umidi. Non occupa tanto spazio, consuma pochissima energia, ha bisogno di pochissima manutenzione ed è un particolare elemento d'arredo perfetto sia per casa che per l'ufficio, elegante e colorato. Se sei un amante della natura, delle piante e sei alle prime armi, questa guida fa al caso tuo.





Passo numero 1: la scelta del terrarium



Di terrarium ne esistono di tantissime forme e dimensioni, chiusi o aperti, dotati di luce integrata oppure con i classici tappi in sughero. Io preferisco i terrarium Bioloark dotati di tappo removibile, prese d'aria apribili e di una luce integrata alimentata da un cavo USB, sono veramente versatili! Disponibili in 5 forme diverse, ognuna delle quali con la misura grande e piccola.






Passo numero 2: drenaggio e substrato


Fondamentale per il terrarium è creare il drenaggio. Del ghiaietto andrà bene (quello dell'acquario per intenderci) da posizionare in fondo al nostro terrario. Questo permetterà all'acqua in eccesso di raccogliersi e di non andare a danneggiare le radici. Inoltre aiuterà ad arieggiare il substrato e a mantenere l'umidità. Sopra a questo andremo poi a mettere il substrato. Consiglio un mix di fibra di cocco, torba acida di sfagno e uno o più inerti drenanti come pomice e perlite. Nebulizziamo bene senza esagerare.




Passo numero 3: scelta dello scape


Per dare più armonia al terrarium, possiamo inserire insieme alle piante delle piccole rocce, rami e tronchi per dare un aspetto più wild alla nostra composizione. I miei preferiti li ho raccolti tutti qui.





Passo numero 4: scelta delle piante e piantumazione


Una volta creata la base del nostro terrarium, possiamo davvero sbizzarrirci sulle piante da utilizzare. Possiamo allestire i terrari con piante desertiche (come crassule o tillandzie), tropicali (le mie preferite) e da acquario. Piante come felci, fittonie, muschi, violette africane, Neoregelia nane, sono ideali per la maggior parte dei terrarium. Inseriamo le piante cercando di mantenere quelle più alte sullo sfondo e quelle che rimarranno più basse nella parte frontale.



Passo numero 5 (facoltativo): inserire gli abitanti


Come nei terrari allestiti per gli animali, anche qui possono venirci in aiuto onischi e collemboli, piccoli animali che si cibano di funghi, muffe e detriti come foglie morte. Inserirne un piccolo numero nel terrario ci aiuterà con la manutenzione.



Conclusioni: la manutenzione


Sebbene possedere un terrarium non necessiti di grande impegno, la manutenzione è necessaria. Dovremo potare le piante una volta che saranno diventate troppo grandi, oppure rimuoverle e dovremo controllare che il substrato non si asciughi e in caso intervenire nebulizzando. In ogni caso, anche mantenendo le prese d'aria completamente aperte, dovremo farlo non più di una volta ogni 1-2 mesi, a seconda delle piante che abbiamo inserito.





 
 
 

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